Spazzatura orbita nello spazio: l’inquinamento umano supera l’atmosfera, ecco la verità

Spazzatura orbita nello spazio, l’umanità può spingersi lontano, sappi che il detto: “non c’è fine al peggio”, è più che vero!

La notizia potrebbe apparire più che sconvolgente, ma è una dura verità da accettare: la spazzatura orbita nello spazio. Questo significa che il disumano si è esteso anche oltre i confini conosciuti dalla gente comune. Se pensi che l’immondizia non possa superare la linea che separa il mondo con il resto dell’universo, ti sbagli eccome. Non parleremo solo di questo, ma anche di come in questa tragica situazione purtroppo ben consolidata, ci siano già delle soluzioni da porre in essere. Se si pensa a come “ovviare ai guai”, la realtà è più stabile che mai, per quanto spaventosa.

Spazzatura orbita nello spazio, ecco dove
L’inquinamento oltre la Terra, ecco fin dove arriva-Spettegoliamo.it

Cosa succede nel mondo ed oltre esso? L’inquinamento è un problema per l’umanità intera e per tutti gli esseri viventi. A quanto pare però dalle ultime news, sembrerebbe proprio una questione che l’uomo è stato in grado di esportare oltre i propri confini. C’è tanta spazzatura che orbita nello spazio: come mai?

Secondo quanto studiato dalla NASA ad orbitare al di fuori dell’atmosfera ci sarebbero circa 27 mila residui di rifiuti provenienti dalla Terra. Queste analisi svolte dal Global Space Surveillance Network del Dipartimento della Difesa, ritengono che per immondizia si faccia riferimento a residui di razzi, sonde, e tutto ciò che deriva dalle missioni e non viene scartato. Come mai? Gli astronauti non fanno attenzione?

Non ci sono capri espiatori da colpevolizzare, ma una situazione da gestire nel migliore dei modi. Il progetto in corso ha garantito degli ottimi risultati. Ecco quali sono stati e come è avvenuto il cambiamento.

Spazzatura orbita nello spazio, ci sono guai in vista!

Diciamo che l’idea di base del progetto consta proprio nel far “rientrare” ciò che appartiene alla Terra, anche se si tratta di rifiuti. Questo perché alla base di queste aspettative c’è proprio la considerazione per cui bisogna aver cura del proprio pianeta, ed anche di ciò che sta attorno. Inquinare ovunque sta diventando un cancro per l’esistenza sia terrestre che extraterrestre: guai se i tanto attesi alieni possano diventare nemici proprio per questo! Ecco di che progetto stiamo parlando e dei suoi risultati.

Perché la spazzatura orbita nello spazio
L’inquinamento oltre la Terra, ecco fin dove arriva-Spettegoliamo.it

SBUDNIC è il nome del satellite protagonista del progetto studiato e portato avanti da un gruppo di studenti della Brown University. La logica di base, come abbiamo già accennato, è quella di far deorbitare i rifiuti, in modo da farli rientrare sulla Terra, e smaltirli in maniera opportuna. Diciamo che l’ideale è nobile, meglio sarebbe stato non inquinare a prescindere. Diversa è poi la questione se le menti della popolazione mondiale siano in grado o meno di gestire la situazione, data l’ingente quantità di spazzatura già presente.

Al di là di ciò, questo progetto ha portato notevoli risultati, anche per l’azione della luce solare. Uomo e Universo lavorano in sinergia. Il Satellite è rientrato cinque anni prima del previsto, l’8 agosto 2023. Costato circa 10 mila dollari e composto da materiali poveri come 48 pile AA, è costituito da una vela di materia plastica chiamata Kapton che ha trascinato grandi quantità di inquinamento.

Apertasi come un “ombrello”, è riuscita nel suo intento. Cosa c’entra l’attività solare? Questa essendo molto più aggressiva del previsto, ha aiutato proprio a finalizzare il progetto. E’ importante agire in maniera tempestiva perché a causa dell’inquinamento potrebbero verificarsi delle esplosioni a catena di satelliti che devasterebbero le orbite inquinate dello spazio.

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