Malattie sessualmente trasmissibili: quali sono e come evitarle

Le malattie sessualmente trasmissibili sono ancora oggi ampiamente diffuse ed è importante conoscere sintomi e manifestazioni.

Si sente parlare ormai da anni anche in Tv delle malattie sessualmente trasmissibili e di come sia importante avere rapporti sessuali con coscienza, se si vuole ridurre la possibilità di contrarne una. Questo concetto è certamente vero, proprio per questo sarebbe innanzitutto importante agire in un’ottica preventiva ed evitare di avere intimità con persone di cui non si conoscono i trascorsi a livello sessuale.

Malattie a trasmissione sessuale
Come evitare le malattie sessuali (spettegoliamo.it)

Come si può dedurre dalla loro definitizione, è possibile contrarne una attraverso l’attività sessuale, inclusi i rapporti orali e di tipo anale. Tra i soggetti più a rischio ci sono adolescenti e ragazzi, in modo particolare la fascia che va dai 15 ai 24, che troppo spesso non seguono queste raccomandazioni e si sentono liberi di vivere la propria sessualità come meglio credono. Anche se più rari, non sono esclusi del tutto anche i casi tra gli adulti.

Malattie sessualmente trasmissibili: cause e sintomi a cui prestare attenzione

Le malattie sessualmente trasmissibili, conosciute anche come infezioni sessualmente trasmissibili, possono essere contratte in seguito a un contatto diretto durante un rapporto sessuale, ma è possibile essere infettati anche senza che questo ci sia stato. E’ il caso ad esempio di quando queste vengono trasmesse da mamma a bambino durante la gravidanza o il parto (trasmissione verticale), tramite l’uso di aghi o strumenti chirurgici non adeguatamente sterilizzati (tatuaggi) o attraverso trasfusioni di sangue infetto.

malattie sessualmente trasmissibili
Come prevenire le malattie sessuali (spettegoliamo.it)

Come ha indicato la dottoressa Raffaela Di Pace, le cause possono essere differenti: funghi (Candida Albicans), protozoi (come la tricomoniasi), virus (Papilloma virus, herpes genitale, HIV, epatite A, B e C) o batteri (clamidia, gonorrea, sifilide).

I sintomi che possono mettere in allarme possono essere diversi a seconda del tipo di infezione, ma ci sono dei segnali che non dovrebbero essere sottovalutati e che dovrebbero spingere a fare approfondimenti. Tra questi possiamo segnalare perdite vaginali (leucorrea), perdite vaginali ematiche, secrezioni dal pene, piaghe sui genitali, nella zona rettale o nella zona orale, bruciore o dolore nella minzione, dolori pelvici, a volte accompagnati da febbre e diarrea, rush cutaneo, rush cutaneo su tronco, mani e piedi, linfonodi ingrossati, soprattutto nella parte dell’inguine.

Alcune di queste possono essere risolte nel caso di pochi giorni, come è il caso della Candida Albicans, mentre può essere più preoccupante, fino ad arrivare alla morte, la situazione delle persone a cui viene diagnosticata la sifilide o l’HIV. Non sono escluse patologie che si sviluppano in modo asintomatico, ma che a lungo andare possono rendere impossibile la funzionalità degli organi, come il caso della Clamidia Trachomatis, che danneggia le tube, fino a generare infertilità.

Prevenzione e terapie più adatte

Ci sono delle condotte che possono essere ottime in un’ottica di prevenzione per evitare di contratte malattie sessualmente trasmissibili. Tra queste possiamo segnalare astensione dall’attività sessuale “a rischio” (no a rapporti sessuali occasionali, utilizzare in modo corretto il preservativo), evitare il consumo di alcol e droghe, evitare di condividere oggetti che possono penetrare la cute o le mucose, tra cui rasoi, forbici, aghi e spazzolino da denti e vaccinarsi. Sono ora disponibili i vaccini per per prevenire l’infezione da Papillomavirus umano, da epatite A e da epatite B è possibile vaccinarsi).

Rischi sessualmente trasmissibili
Prevenzione contro le malattie sessuali (spettegoliamo.it)

Massima cautela inoltre se si decide di farsi un tatuaggio, è bene verificare che lo strumento sia disinfettato e sterilizzato. La diagnosi può avvenire tramite una visita da andrologo o ginecologo, oltre a esami di campioni di fluidi biologici, esami del sangue e test delle urine.

Nel caso dell’herpes solitamente sono consigliate terapie antivirali, mentre per l’HPV si può ricorrere a trattamenti chirurgici locali ma solo il medico può definire quella adeguata. L’HIV può ora essere tenuto sotto controllo per anni, oltre ad avere una mortalità più bassa rispetto al passato.

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